Una pratica relativamente recente e molto pericolosa è il phishing. Ti è mai capitato ricevere un messaggio email dove il tuo istituto di credito ti chiedeva il tuo account? Se dovesse arrivarti non rispondere mai! Questo quasi sicuramente potrebbe essere un attacco phishing.
Per iniziare devi leggere l’email in quanto la caratteristica che accomuna quasi tutte questi messaggi sono i notevoli errori grammaticali e sintattici dovuti all’uso di traduttori automatici che non rispettano le regole sintattiche della lingua tradotta.
Sovente c’è la presenza di caratteri stranieri o addirittura intere parole non tradotte.
Nonostante sia importante questo passo non è risolutivo perchè è possibile trovare email correttamente scritte.
Controlla sempre il mittente della email.
Spesso i server utilizzati dai truffatori informatici hanno nomi che difficilmente possono essere usati da istituti bancari in quanto provenienti da paesi inseriti nelle black list dagli analisti per fare un esempio la Russia ed Hong Kong ma ce ne sono molti altri.
Il terzo passo è sicuramente il più importante. Devi comprendere che un istituto bancario non ti richiederà mai informazioni riservate mediante mail per due motivi.
Il primo è che la banca sa perfettamente quali sono i rischi connessi ad un’azione del genere.
Secondariamente se la banca opera anche on line ti avrà quasi sicuramente dato un’e-token che serve a dialogare in modo assolutamente sicuro con l’istituto finanziario.