Spesso passiamo periodi dell’anno sommersi dai libri, da studiare e, il più delle volte, in pochissimo tempo. Al posto di vivere con le occhiaie perenni ci sono dei trucchetti per sfruttare al meglio il tempo a disposizione: massimo risultato con il minimo sforzo!
Leggere e sottolineare. Attenzione, sottolineare significa selezionare e non colorare delle intere zone con matita o evidenziatore: sottolineare solo le parti del discorso davvero importanti, sapendo queste tutti sono in grado di fare una costruzione logica e articolata, cioè di saper parlare. Le parole chiave importantissime potete cerchiarle, così vi rimarranno impresse.
Per facilitare la memorizzazione, o comunque per risolvere problemi organizzativi quando si tratta di un programma vasto e mettere ordine tra i mille concetti nella testa, scrivete a fianco ad ogni paragrafro i punti fondamentali, con una o due parole, come se doveste compilare la scaletta di un discorso.
Una volta organizzato le “micro-parti” del discorso da fare durante un esame, o un’interrogazione, passiamo a una visione generale e totale di tutto il programma. Aiutarsi con l’indice del libro per individuare i macroargomenti e scriverli su un foglio, a mo’ di schema, indicando le relazioni tra i vari argomenti, i sottoinsiemi, e spesso sono utili anche le differenze.
L’operazione di lettura e scrittura, risultano più efficaci se effettuate di sera. La concetrazione è maggiore, perchè il silenzio è assoluto e le distrazioni pari a zero. Questa considerazione è stata dimostrata anche da un studio americano, ma in alcune persone questo carattere può essere molto soggettivo.
Infine, una volta assimilati i concetti, ripetere, ripetere, ripetere! Fate finta che vi trovate di fronte al professore e datevi un’autovalutazione voi stessi. Ripetendo ad alta voce, i concetti, ma soprattutto il lessico, ci vengono in mente più spontaneamente e con più sicurezza. Inoltre si acquistano anche una notevole spigliatezza e carisma.