Questo gioco deriva da Rubabandiera, ma ha delle regole molto particolari che lo rendono gioco a sé. Si gioca con una palla invece del fazzolettone, non c’è fallo d’invasione, il punto si ottiene solo portando la palla oltre la propria linea di fondocampo (non può essere lanciata), a prescindere da chi l’afferra per prima, a prescindere da chi ce l’ha in mano (è possibile prendere di peso l’avversario e portarlo in braccio), è uno dei rari giochi in cui si può strappare la palla dalle mani dell’avversario. L’arbitro può anche lanciare la palla altrove, senza dover aspettare che i giocatori chiamati gliela prendano dalla mano. Se vengono chiamati più numeri (possono essere chiamati anche in un secondo momento, in aggiunta a quelli già in campo), non devono organizzarsi come a Rubabandiera, ma devono collaborare per riuscire a ottenere la palla e quindi a fare punto. Se vengono chiamati più numeri, la palla può essere passata tra i compagni di squadra chiamati. Se il gioco va in stallo e non si risolve neanche con ulteriori chiamate, l’arbitro può gridare «SPAZZOLA!»: con questo comando, tutti i giocatori di entrambe le squadre accorrono in aiuto dei propri rispettivi compagni. In caso di stallo, indipendentemente se sia stato chiamato “Spazzola”, l’arbitro può valutare se assegnare un pareggio, o un punto, in base a chi è in possesso della palla, c/o alla posizione della palla rispetto alle linee di fondo campo delle due squadre.
Spazzola, come già detto, è un gioco a sé, oltre ad avere alcuni spunti di Rubabandiera, ha però un diverso sviluppo del gioco di squadra, e il jolly dell’ammucchiata che spesso si genera al grido di “Spazzola” è molto gradito. Anche se sono vietati calci, pugni, gomitate, etc, è un gioco che può risultare violento a causa del tipo di regole concesse: è quindi sconsigliato per il Branco/Cerchio, e per le Unità o gruppi di ragazzi con uno spirito di competizione esagerato o con tensioni relazionali pregresse e/o dovute ad altri fattori. In ogni caso l’arbitro deve stare molto attento all’andamento del gioco e del livello di competizione o di tensione sentito dai giocatori, valutando eventualmente la sospensione del gioco.